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Barbera d'Asti - d'Alba - Colli torinesi

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Le versioni più diffuse di questo vino sono in linea di massima tre: tiovane ovvero inserita sul mercato dalla primavera successiva l'ultima vendemmia e non affinata in botti e bottiglia.
È un vino gradevole e non molto impegnativo, adatto a "tutto pasto" e che può contare su di un pubblico affezionato, quasi interamente composto dai consumatori dell'Area 1 Nielsen (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Liguria).

Affinata versione che sta acquisendo interessanti quote di mercato, questo tipo di Barbera viene affinata in botti piccole (barrique) o più grandi, per qualche mese, conservata in bottiglia nel periodo estivo per un ulteriore affinamento ed immessa sul mercato nell'autunno successivo la vendemmia da cui è nata.

Vino più "strutturato", a partire dalla gradazione, che supera spesso i 13% vol. Sviluppa quel carattere della Barbera che la rende idonea ad accompagnare una cucina ricca e saporita, dai primi importanti ai secondi a base di carne. Trova buona diffusione in Italia e si affaccia ai mercati internazionali, dove però gli è preferita la versione "superiore". Sullo scaffale italiano il prezzo medio dai 6 agli 8 euro.

Superiore è sicuramente la versione più prestigiosa e completa di questo vino, adatta anche ad una lunga conservazione in cantina, senza perdere, anzi migliorando nei primi anni, le sue caratteristiche.

Vino importante, molto strutturato e completo, sviluppa profumi e sapori intensi e persistenti, in gran parte derivanti dalla lunga permanenza in botti di legno. Negli ultimi anni si è affermato l'uso della barrique (225 litri) per l'affinamento, ma non sono pochi i produttori di rango che continuano ad affinare questa versione in botti più grandi. Ultimamente risulta dare ottimi risultati il tradizionale "fusto piemontese" (700 litri) ed anche il mezzo fusto (350 litri). Dopo una lunga permanenza in bottiglia, dove migliora ancora sensibilmente, viene commercializzata dopo almeno un paio d'anni dall'annata di riferimento. La gradazione supera sempre i 13% vol., arrivando spesso nelle migliori annate anche a 14% vol.

Molto apprezzata all'estero, questo tipo di Barbera si sta imponendo sui mercati internazionali, dove è già presente da anni in modo significativo. Il costo a bottiglia, data la lunga lavorazione, è sensibilmente più alto. In Italia si acquista attualmente ad un prezzo medio 9-12 euro con punte molto superiori (fino a 30 euro).

Riconoscimento D.O.C.: D.P.R 9ottobre 1973.

Vitigno: Barbera all'85-100% con facoltà di impiego di Freisa, Bonarda piemontese, Dolcetto congiuntamente o disgiuntamente, fino ad un massimo del 15%.

Colore: rosso rubino piuttosto carico, con l'invecchiamento si attenua assumendo riflessi granati.

Profumo: vinoso.

Sapore: secco, fresco, vivace, sapido, robusto, con l'età si affina, diventa di gusto pieno, rotondo, armonico.

Gradazione alcoolica minima complessiva: 12 gradi.

Zona di produzione: Tortona, Viguzzolo, Castellar Guidobono, Casalnoceto, Volpeglino, Volpedo, Monleale, Berzano, Pozzol Groppo, Sarezzano, Carbonara Scrivia, Spineto Scrivia, Villaromagnano, Cerreto Grue, Montemarzino, Momperone, Montegioco, Paderna, Villalvernia, Carezzano, Costa Vescovato, Avolasca, Casasco, Brignano Frascata, Castellania, Sant'Agata Fossili, Gavazzana, Cassano S., Sardigliano e Stazzano.

Invecchiamento minimo per legge: non prescritto; qualora però il vino provenga da uve con una gradazione alcoolica complessiva minima naturale non inferiore a 12 gradi, venga immesso al consumo con una gradazione alcoolica complessiva minima di 12,5 e sia sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a due anni di cui almeno uno in botti di legno di rovere o di castagno, può portare in etichetta la qualificazione "superiore".